Blog

Lettera a Pietro Formentini

Pietro Formentini, scrittore e poeta nato a Reggio Emilia e scomparso il 28 marzo del 2020

Salve Pietro,
sono Isabella Moccia, un’insegnante di Scuola Primaria, spero non ti dispiaccia se uso un tono
confidenziale ma per i miei alunni sei un grande amico, sei lo scrittore di Nichi e Stellina, del mare
immenso azzurro e verde e del mare in una stanza. Non ti ho conosciuto in vita personalmente ma ho
letto le tue poesie. Non sapevo dell’esistenza del piccolo libro ‘GRANDE MARE PICCOLO PICCOLO’ dell’Editore Campanotto di Udine suggeritomi da Marisa Bellorini, mia carissima amica, con la quale ho collaborato per una casa editrice. Il Professore Livio Sossi, esperto conoscitore della lettera dell’Infanzia mi aveva tanto parlato di te e letto qualche tua poesia.

Ti scrivo per dirti che la lettura del testo ha suscitato un grande interesse nei miei alunni decretando, senza ombra di dubbio, il successo del percorso di lettura svoltosi nel mese di giugno scorso. Il tuo libro, infatti, non ha deluso le aspettative mie e dei miei alunni di classe seconda del Secondo Circolo di San Giuseppe Vesuviano in provincia di Napoli.
Il mio ridente paese sorge alle falde del Vesuvio. Un giorno posi ad una bambina della quarta classe della Scuola Primaria la seguente domanda:
“Che cosa è per te un libro? Mi rispose allegramente con questa breve e incisiva frase “Un libro è la mia piramide. Mi piacciono tanto le piramidi!”. Che cosa voleva dire la bambina? Cosa rappresentava quella piramide? Capii che terminare la lettura di un libro era sempre una conquista piccola o grande. Forse la bambina scalava montagne e raggiungeva mete inesplorate? Oppure si inerpicava in sentieri faticosi che obbligavano a fermarsi? Quella piccola lettrice mi aveva insegnato che aldilà del risultato, la lettura, step by step, ci accompagna a definire noi stessi! La scuola è ricerca, novità ma anche significatività ed efficacia. Un docente cerca testi interessanti, indaga nelle biblioteche, nelle librerie reali e virtuali, chiede a qualche amica, a qualche collega il titolo di un bel libro, di un libro che produca modificazioni positive nei propri alunni e dia spunti a futuri sviluppi. Ogni volta che un bambino legge un libro, pone nel suo scrigno un seme, che poi in futuro germoglierà e darà i suoi frutti dorati e maturi. Fuor di metafora si sa che la lettura è una buona prassi, un’attività importante da praticare a scuola e in famiglia, sottoforma di ascolto o di lettura individuale, ma rappresenta un alleato importante per trasmettere emozioni, sensazioni ai piccoli lettori e trasmigrarle dai piccoli agli adulti. La lettura, caratterizzata da questa funzione biunivoca, veicola gioie, rabbia, felicità, sorpresa e bellezza, amore ma anche tristezza. Leggendo leggendo variegati mondi si aprono alla vista dei piccoli lettori, finestre si spalancano alla vita esterna e al mondo interiore.
Pietro, pagina dopo pagina, abbiamo ricercato i significati veri delle parole e con esse abbiamo giocato a lungo. Tutta la storia è stata illustrata ed ora è racchiusa in uno Storyboard che andrà nell’archivio documentale della scuola. Ma ogni bambino ha disegnato il mare, le onde, i pesci, ogni bambino si è identificato nella storia e ha provato tristezza, ma anche gioia perché il focus del libro rimarrà per sempre impresso nei loro piccoli cuori!
Alle colleghe che leggono questa lettera suggerisco fermamente la lettura del libro.
Allego lo storyboard e alcuni disegni realizzati dai bambini.
Ti saluto e ti ringrazio per il contributo che definisco un capolavoro, una perla! Sarai sempre vivo nelle letture dei miei alunni!


Ins. Isabella Moccia

Read more